Un’ora e mezza di emozioni: vince il Porto con un memorabile 4-3
Sarebbe un vero dispiacere se una tra Permac e Carbonera dovesse rimanere fuori dai playoff. Il 3-4 di ieri ha confermato l’opinione sulle giallonere, squadra esperta e ben diretta, ora però lontana tre punti dalle vittoriesi, con tre gare da giocare.
La partita è stata splendida, al di là delle aspettative. Ha vinto il Porto perché è stato più continuo nella proposta di gioco e perché ha mantenuto lucidità e compattezza quando, attorno al 20′ della ripresa, il gol subìto e varie provocazioni assortite potevano togliergli tranquillità. In quel momento, come hanno confermato le granata nelle interviste del dopogara, è emerso il gruppo, il vero campione nella rosa di coach Orlando.
Gara stupenda, si diceva. In apertura Menini ha risposto a un autogol propiziato da Lucca. Primo tempo giocato a viso aperto, tra due squadre tecniche e organizzate, con qualche intervento duro nella prima parte, tuttavia all’intervallo le occasioni dicevano Porto. La ripresa è stata romanzesca: in apertura quinto gol in quattro gare di Prekaj (che prima aveva preso anche una traversa), pari di Peron a stretto giro, con annesse contestazioni degli ospiti che chiedevano il fuorigioco, quindi nuovo vantaggio granata con la “foglia morta” di Durigon su punizione. Il Carbonera cala, il Porto no: nel finale poker di Menini che borseggia Cancian in pressing altissimo. In pieno recupero l’incornata di Simeoni riduce le distanze a 1′ dalla fine. Aggiungiamo due parate spettacolari di Fontana, entrambe decisive. È la partita più bella dell’anno? Per ora sì.
articolo di Davide Gasparotto
