Come un anno fa, il Porto perde di misura a Caneva e incassa la prima sconfitta stagionale. Le chiavi di lettura principali della gara sono state l’agonismo delle padrone di casa e la loro capacità di gestire al meglio i momenti importanti della partita. Alcune trame di gioco allestite dalle pordenonesi nei primi 25′ potevano far immaginare che il nuovo corso targato Tomasella avesse portato anche nuove idee e una gestione del pallone meno verticale, invece il Sarone si è confermato squadra molto esperta e speculativa. D’altronde questa è la natura della squadra, che ha mantenuto intatta la spina dorsale della scorsa stagione, e ha avuto ragione. Lo dimostrano i due gol segnati: il primo è un terzo tempo cestistico di Chiarot, gesto atletico notevole che ha aperto le marcature sul finire della prima frazione; il raddoppio, arrivato a un quarto d’ora dal 90′ in un buon momento delle granata, è giunto al termine di un contropiede di Fava su assist di Polzot. Il primo tempo ha visto un ritmo non elevatissimo ma un’alta intensità agonistica, la ripresa invece, soprattutto nella mezz’ora finale, è stata lenta e frammentata, con molte interruzioni. E il Porto? Favro ha cercato di cambiare assetto rispetto a due settimane fa e la squadra, per buona parte della gara, ha risposto presente. L’approccio alla partita è stato propositivo e, nonostante siano andate sotto a 6′ dall’intervallo, le granata hanno reagito con carattere e Tollardo ha pareggiato sull’ultimo pallone del primo tempo. Il gol del definitivo 2-1 è arrivato alla mezz’ora della ripresa, così come la rete di Longato in Virtus Padova – Porto di Coppa. Nel complesso Piovesan e compagne hanno giocato alla pari. La prestazione in prospettiva segna un miglioramento rispetto alla prima giornata, tuttavia i punti critici sono stati due: la preponderanza fisica del Sarone (talvolta sopra le righe ma non sempre punita da una direzione di gara permissiva) e la scarsa capacità di trovare la porta. Nel complesso, infatti, il Porto ha costruito di più, ma ha faticato a concludere le azioni, contro una difesa superiore per stazza. In ultima analisi, il Porto è una squadra ancora in lievitazione. I 90′ di Caneva hanno fornito spunti interessanti, ma va dato tempo a Favro di svilupparli. Il calendario peraltro non è stato favorevole in queste prime tre gare stagionali, proponendo tre squadre di prima fascia. Cauti dunque con le valutazioni, perché tra una settimana al “Mecchia” contro il Cavolano si potrebbe vedere già un altro Porto.
articolo di Davide Gasparotto